La musica come processo

Io credo nel valore fenomenologico del suono e della musica, Nel disegno di processi e fenomeni che possano rappresentare e raccontare un determinato spazio, tempo, o l’idea di chi li ha disegnati. La musica occidentale ha alla sua base alcuni assunti adottati con un determinato fine, come ad esempio quello di suscitare un valore emozionale tramite l’organizzazione relazionale dei suoni, per poter richiamare alla mente un certo immaginario estraneo al mondo sonoro. La scuola parigina di musica concreta, ha provato tramite le nuove tecnologie collegate alla registrazione, ad abolire questa concezione del suono e della musica, per poter riscoprire il fenomeno -acusmatico- del suono. Tuttavia a posteriori delle nuove tecniche oggi ci ritroviamo ancora una volta in una situazione in cui il suono nella societ`a viene impiegato nella rappresentazione astratta di un qualcosa. Le tecnologie hanno permesso un intervento sul suono stesso e sulla sua creazione, ma in coda a queste possibilità si è venuto a creare un nuovo romanticismo e un nuovo manierismo, in cui si applica il suono per ottenerne nuovamente e forzatamente ancora una volta un fine, richiamando ad altro che non sia il fenomeno stesso. Questo modo di far musica `e certamente ancor valido stimolando alcune logiche umane e riuscendo a portarci ancora connotazioni o emozioni, ma io credo che esistano modi alternativi per relazionarsi in modo valido con il mondo sonoro, come ad esempio quelle specifiche circostanze che possano far emergere una sorta di processo inverso, circostanze che trovo interessanti nel mio modo di far musica. Viviamo in un epoca in cui siamo governati dalle macchine, disponiamo di risorse tecnologiche dal potenziale inimmaginabile a cui comunque non abbiamo reale accesso. Il mercato ha messo in vita un processo che si nutre dell’ignoranza delle persone per mantenersi in vita, abbiamo tutti tutto il sapere del mondo nelle nostre tasche, ed infinite possibilit`a di azione, ma non avendo idea di come utilizzarlo veniamo convinti dal mercato a comprare delle nuove risorse tecnologiche come soluzione fittizia alla compensazione di queste mancanze, ignorando l’effettivo potenziale di quelle che abbiamo gi`a. In realt`a l’effettiva mancanza risiede nello stato di ignoranza in cui veniamo mantenuti in modo funzionale. La grande vittoria del mercato `e l’aver convinto implicitamente le persone che non sono in grado di porre rimedio a questa mancanza, ma che si pu`o dare fiducia alle multinazionali, composte da professionisti che hanno il compito di porre rimedio a queste mancanze; nulla di pi`u falso ovviamente, ci viene sistematicamente riproposto l’acquisto delle stesse cose facendo leva sulla nostra ignoranza e convincendoci che con un nuovo prodotto saremmo in grado di superarla. In realt`a il nuovo prodotto `e sempre lo stesso. Le mancanze in realt`a sono realtive al non avere idea di come utilizzare il reale potenziale di queste macchine. Tornando alla musica, io credo che dalle tecnologie possa emergere la possibilit`a che un certo fenomeno si racconti e prenda vita. Di poter raccontare che nella consapevolezza del controllo e nel disegno delle macchine e di questi processi, possa emergere qualcosa di profondamente toccante dal punto di vista umano ed emozionale, su quale piano non mi `e ancora dato saperlo, ma tuttavia non ho dubbi sul fatto che questa arte richiami ad un concetto di libert`a in questa societ`a, per me la consapevolezza di queste risorse e il disegno di questi fenomeni o -organismi- immateriali nasconde della profonda bellezza. `E nel valore relazionale e materiale che l’uomo ha nei confronti delle macchine che crea, che le possibilit`a del fare arte possono emergere. Un tempo il valore tecnologico della musica risiedeva nel creare strumenti da piegare alle volontà del musicista, nella mia prospettiva credo che il controllo delle macchine possa portarci alla creazione di -processi- da piegare alle volontà del musicista, alla libertà. Nel disegno del sistema stesso, nel lasciare che questo prenda vita nell’interezza dei suoi fenomeni, e nel suo controllo che risiede la pratica musicale che mi interessa in tal senso. Consapevolezza nei confronti del mondo che ci circonda per esser liberi. 19-04-2022